nidi di ragno 3
META MemoryEducationTheatreAction
Pin va per i sentieri che girano intorno al torrente, posti scoscesi dove nessuno coltiva. Ci sono strade che lui solo conosce e che gli altri ragazzi si struggerebbero di sapere: un posto, c’è, dove fanno il nido i ragni, e solo Pin lo sa ed è l’unico in tutta la vallata, forse in tutta la regione: mai nessun ragazzo ha saputo di ragni che facciano il nido, tranne Pin.
Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, Einaudi 1947
progetto META MemoryEducationTheatreAction/nidi di ragno
a cura di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni
grafica, tecnica, riprese e montaggio Andrea Sangiovanni
assistente alle riprese Elio Guidotti
partitura sonora Patrizio Barontini
foto Franco Guardascione
foto di copertina Simona Brighetti
con la partecipazione di Matteo Al Kalak, Patrizio Barontini, Alberto Cavaglion, Fausto Ciuffi, Diana Dardi, Gianluca Guidotti, Giuseppe Losacco, Gian Luca Luccarini, Roberta Mira, Elena Monicelli, Metella Montanari, Elena Pirazzoli, Toni Rovatti, Enrica Sangiovanni, Denise Tamborrino
musicisti
Gianluca Fortini – clarinetto
Luca Ciriegi – percussioni
Assaf Fleischmann – pianoforte
Tal Koch – canto
testi citati e recitati
Maria Bacchi e Nella Roveri (a cura di), L’età del transito e del conflitto, Bambini e adolescenti tra guerre e dopoguerra 1939-2015, il Mulino, Bologna 2016
Luciano Bergonzini, La Resistenza a Bologna, Testimonianze e documenti, Istituto Storia di Bologna, Bologna 1967
Luciano Bergonzini, Minguzzi a Bologna, in L. Bergonzini, M. Pasquali, Luciano Minguzzi. I Partigiani di Porta Lame, Bologna, 2003
Sonja Borus, Diario di Sonja, Fuga e aliyah di un’adolescente berlinese, 1941-1946, il Mulino, Bologna 2018
Italo Calvino, Le città invisibili, Einaudi, Torino 1972
Alberto Cavaglion, Decontaminare le memorie, Luoghi, libri, sogni, add editore, Torino 2021
Pino Cacucci, Ribelli!, Feltrinelli, Milano 2001
René Daumal, Il Monte Analogo, 1952, Adelphi, Milano 1991
Mario De Micheli, 7a GAP, Edizioni di cultura sociale, Roma 1954
Héctor Abad Faciolince, Un poesia in tasca, Lindau, Torino 2021
Carlo Emilio Gadda, Eros e Priapo, Garzanti, Milano 1967
Romain Gary, Gli aquiloni, 1980, Neri Pozza, Vicenza 2017
Robert Musil, Monumenti, in Pagine postume pubblicate in vita, Torino, Einaudi 1970
Anna Maria Ortese, Corpo celeste, Adelphi, Milano 1997
Luca Sancini, Che fine ha fatto la testa di bronzo del Duce?, La Repubblica”, 25.07.2013
Alberto Savinio, Alcesti di Samuele e atti unici, Adelphi, Milano 1991
Andrea Zanzotto, Verso il 25 aprile, in Idioma, Mondadori, Milano 1986
Andrea Zanzotto, Tra passato prossimo e presente remoto, in Le poesie e prose scelte a cura di S. Dal Bianco e G. M. Villalta, Mondadori, Milano 1999
in collaborazione con Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole, Fondazione Villa Emma, Istituto storico Modena, Festival Periferico, Biblioteca Estense di Modena, E-review, agenzia per il lavoro immateriale, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Istituto Storico Parri Bologna Metropolitana, Mnema – Museo Nazionale Etrusco Marzabotto
si ringrazia Associazione vittime eccidi nazifascisti di Grizzana – Marzabotto – Monzuno ’43–’44 e Lorenzo Balbi, direttore del MAMbo
l’opera mostrata nell’episodio Littoriale / Porta Lame – Bologna è di Mimmo Paladino, Teste, 1994
nell’ambito del Patto per la lettura del Comune di Bologna
con il contributo di
Regione Emilia-Romagna legge Memoria del ‘900
nidi di ragno
archiviozeta con il progetto META/nidi di ragno vi invita a percorrere alcuni sentieri della memoria della Regione Emilia-Romagna.
Un viaggio autunnale a tappe, da ottobre a dicembre 2022, una ricognizione topografica sulla memoria del ‘900, da fare a piedi, con lentezza; un viaggio poetico, storico, antropologico, educativo in compagnia di studiosə, artistə, testimoni che affondano le radici della loro ricerca e della loro esperienza nel vasto terreno dei conflitti e dei traumi.
I nostri nidi di ragno sono:
– domenica 2 ottobre: Parco storico di Monte Sole, Marzabotto
– sabato 5 novembre: Modena
– domenica 13 novembre: Bologna
(date successive in via di definizione)
Portiamo nello zaino un’antologia letteraria sulla Resistenza che ha per confini ideali l’ultimo libro di Pavese, La luna e i falò, e il primo di Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, ma che sconfina liberamente anche altrove.
Cerchiamo di stimolare una riflessione sull’educazione europea e sulla violenza che, durante il nazifascismo, si insinuò in una società indifferente, disposta all’odio e divenne oltraggio verso esseri umani, animali e natura.
Il progetto nidi di ragno prevede la consegna ad ogni partecipante di un kit di oggetti tra cui una custodia pensata per raccogliere le dispense di un libro in divenire ma anche piccoli oggetti nei boschi, lungo i sentieri, una foglia, un fiore, un sasso o un filo d’erba, una guida per attraversare sentieri di conoscenza.
nidi di ragno è parte del progetto META/MemoryEducationTheatreAction che intreccia diversi percorsi tra memoria e arte a partire da luoghi tragicamente simbolici. META/MemoryEducationTheatreAction è un progetto ideato nel 2011 da archivio zeta in collaborazione con la Scuola di Pace di Monte Sole.
archiviozeta
progetto META MemoryEducationTheatreAction
domenica 2 ottobre
Scuola di Pace di Monte Sole
sabato 5 novembre 2022 ore 15
nidi di ragno – Modena
Decontaminare la memoria
in collaborazione con Istituto Storico Modena, Fondazione Villa Emma, Festival Periferico, Fondazione Villa Emma, Biblioteca Estense
a cura di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni
con la partecipazione di Alberto Cavaglion, Fausto Ciuffi, Metella Montanari, Matteo Al Kalak
clarinetto Gianluca Fortini
nidi di ragno 3 parte sabato 5 novembre alle 15 da Modena (ritrovo alle 14.30 sotto la Torre Ghirlandina). Ci troviamo ai piedi della Ghirlandina – simbolo della città di Modena – Al tvajol ed Furmajin (al cosiddetto tovagliolo del Formaggino) il luogo esatto dove, il 27 novembre 1938, si lasciò cadere, con un atto estremo e provocatorio, per protestare contro le leggi razziste antiebraiche, l’editore Angelo Fortunato Formiggini. Inizia così un viaggio a ritroso nel lavoro e nelle opere di questo grande intellettuale ebreo modenese grazie ai racconti obliqui di Alberto Cavaglion (autore del bellissimo Decontaminare le memorie, Luoghi, libri, sogni, add editore, Torino 2021) e alla lettura del geniale testamento di Formiggini. Guidati da Metella Montanari dell’Istituto Storico di Modena ha inizio un pellegrinaggio alla ricerca di segni negli edifici, nelle lapidi e nei muri della città. Un salto spazio-temporale, un viaggio particolarmente affascinante, ricco di spunti, assonanze, cortocircuiti, cui danno il loro prezioso contributo Fausto Ciuffi (Fondazione Villa Emma, Nonantola) che a partire da Andrea Zanzotto rifletterà sui luoghi implciti e lo storico Matteo Al Kalak che ci apre le porte dell’Archivio Formiggini alle Gallerie Estensi. Accompagnati dal clarinetto di Gianluca Fortini nella partitura di Patrizio Barontini, intrisa di risate antieroiche, entriamo nella magica Biblioteca Estense e avvolti dal tempo e dalle pareti di libri, insieme ad Alberto Cavaglion, tentiamo di decontaminare la memoria con le parole di Alberto Savinio e di volare in nuovi cieli con Gli aquiloni di Romain Gary.
foto: Cartoline Parlanti, Angelo Fortunato Formiggini, Appendice Volante del Chi è?, primi anni del Novecento, b. n. cm 14×9
domenica 13 novembre 2022 ore 14.30
nidi di ragno – Littoriale / Porta Lame – Bologna
la storia delle statue dei Partigiani di Porta Lame
in collaborazione con E-Review, Istituto Storico Parri Bologna Metropolitana, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
con il sostegno di Regione Emilia Romagna – Memoria del ‘900
a cura di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni
con la partecipazione di Roberta Mira, Elena Pirazzoli
partitura musicale Patrizio Barontini
violoncello Francesco Canfailla
nidi di ragno 3 prosegue il percorso domenica 13 novembre dal Littoriale (ritrovo alle 14.30 davanti alla torre di Maratona).
La tappa del 13 novembre ripercorrerà a Bologna la vicenda della statua di Mussolini a cavallo forgiata su progetto di Giuseppe Graziosi per il Littoriale (fondendo tre cannoni sottratti agli Austriaci l’8 agosto 1848 a porta Galliera) e poi disarcionata a furor di popolo dopo il 25 luglio 1943.
Nel dopoguerra, il materiale bronzeo verrà rifuso e trasformato nel partigiano e la partigiana di Luciano Minguzzi poi collocati a porta Lame.
La vicenda delle statue si intreccia così a quella della Battaglia di porta Lame del 7 novembre 1944, uno dei più importanti episodi europei di scontro diretto tra partigiani e milizie tedesche e collaborazioniste all’interno di una città. Con l’aiuto di storic* e artist* ritroveremo i luoghi e le storie della battaglia e ripercorreremo il filo delle memorie nel dopoguerra.
foto: la partigiana di porta Lame
Modena
Littoriale