La zona grigia
un esperimento di memoria attiva
di Primo Levi
da I sommersi e i salvati di Primo Levi
Partendo dall’ultimo libro che Primo Levi ci ha lasciato, I sommersi e i salvati, e in particolare dal capitolo La Zona Grigia, cuore discusso e snodo di tutto il pensiero di Levi, inizia in forma teatrale il racconto della vicenda umana, politica e morale di Chaim Mordecai Rumkowski.
a cura di Enrica Sangiovanni, Gianluca Guidotti e Elena Monicelli
una produzione archiviozeta e Fondazione Scuola di Pace di Montesole
nell’ambito del progetto META / MemoryEducationTheatreAction
con il contributo di International Coalition of Sites of Conscience
nel 2022/2023 questo progetto è stato sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese
SCHEDA LA ZONA GRIGIA
La Zona Grigia è un progetto educativo rivolto agli/alle student* (della scuola secondaria di secondo grado, in particolare degli ultimi tre anni del ciclo scolastico) e agli adulti. Non è una lezione o conferenza-spettacolo, come comunemente si intende, ma è un esperimento di teatro e di educazione alla memoria attiva che si svolge in qualsiasi luogo che possa contenere fino ad un massimo di 45/50 sedie messe in cerchio.
Il laboratorio/spettacolo sarà condotto secondo il metodo META Memory|Education|Theater|Action sviluppato in questi anni in collaborazione con la Scuola di Pace di Monte Sole, un metodo che stimola domande, dubbi e aiuta a rompere stereotipi e luoghi comuni per condurre gli/le student* fuori da una retorica che genera assuefazione e che svuota di senso le commemorazioni legate alla giornata della memoria.
META persegue quindi un metodo educativo fondato sulla responsabilità e attenzione nell’uso della parola e dell’immagine. Propone la partecipazione ad un laboratorio/spettacolo interattivo che crea spazi di discussione e partecipazione. Affinché la memoria non diventi terreno di shock emotivi fine a se stesso – o peggio mera nozione istituzionale-, ma sia uno strumento educativo per il presente, un campo morale da cui emergono i contrasti, le contraddizioni, le paure, i sintomi dell’essere umano nel tempo e nello spazio che lo riguardano.
Partendo dall’ultimo libro che Primo Levi ci ha lasciato, I sommersi e i salvati, e in particolare dal capitolo La Zona Grigia, cuore discusso e snodo di tutto il pensiero di Levi, inizia in forma teatrale il racconto della vicenda umana, politica e morale di Chaim Mordecai Rumkowski, presidente del ghetto di Łódź, autocrate e complice del nazismo, personaggio che Levi assume come simbolo per farci riflettere sulla zona grigia.
Come Rumkowski, anche noi siamo così abbagliati dal potere e dal prestigio da dimenticare la nostra fragilità essenziale: col potere veniamo a patti, volentieri o no, dimenticando che nel ghetto siamo tutti,che il ghetto è cintato, che fuori del recinto stanno i signori della morte,e che poco lontano aspetta il treno. Primo Levi
Lo spazio della narrazione è il cerchio all’interno del quale spettatori e spettatrici (ragazzi/e, adulti, persone di ogni età) vedono dipanarsi attraverso oggetti, foto, carte, brani di discorsi pubblici, il mondo e l’umanità del ghetto di Łódź negli anni della seconda guerra mondiale. Si andrà formando una sorta di pannello della memoria che faciliterà i passaggi e le assonanze. Ci concentriamo su questa storia perché la vicenda di Rumkowski pone una serie di problemi legati alla vuota retorica del “Male Assoluto” oppure dell’ “Inferno”, del “Mai Più”, tutti stereotipi e semplificazioni di un dibattito che tende ad estremizzare i termini per meglio tranquillizzare e quindi deresponsabilizzare.
Le domande che Primo Levi lascia aperte nel finale del capitolo saranno la materia del dibattito/laboratorio che, senza soluzione di continuità, si animerà nella seconda parte dell’incontro: il mondo non si divide in bianco e nero ma si apre una zona di ambiguità, una zona grigia che dobbiamo imparare a riconoscere in noi stessi, nei nostri comportamenti, nelle reazioni. I partecipanti diventeranno parte attiva e dovranno mettersi in gioco, in discussione, attraverso attività di educazione non formale (brainstorming, giochi cooperativi, discussione ecc..)
Alla fine dell’incontro, che potrà avere una durata variabile a seconda della risposta e delle necessità (minimo 1h 30min), lasceremo a ognuno una cartolina di grande formato della Zona grigia, su cui ciascuno, potrà scrivere il proprio punto di vista sulle Zone grigie che quotidianamente vive e incontra. La cartolina potrà essere spedita alla Scuola di Pace di Monte Sole dove sarà custodita e inserita in un Archivio della Zona grigia che sarà consultabile e visibile per coloro che visiteranno i luoghi della memoria di Monte Sole.
La Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole, nata nel 2002 ha sede legale, direzione e struttura operativa nel Parco Storico di Monte Sole, istituito con legge della Regione Emilia Romagna nel 1989, ed ha lo scopo di promuovere iniziative di formazione ed educazione alla pace, alla trasformazione nonviolenta dei conflitti, al rispetto dei diritti umani, per la convivenza pacifica tra popoli e culture diverse, per una società senza xenofobia, razzismo ed ogni altra violenza verso la persona umana ed il suo ambiente.
ISTRUZIONI PER I/LE DOCENTI
Lo spazio deve poter contenere 45/50 sedie in cerchio (palestra, aula magna) e avere una buona acustica.
Noi saremo nello spazio prima degli/delle student* per sistemare gli oggetti e arriveremo mezz’ora prima dell’orario di inizio del laboratorio.
Per i/le docenti: vi chiediamo di aspettarci fuori dallo spazio prima di condurvi gli/le student*.
Non è necessario aver letto il libro di Primo Levi prima del laboratorio/spettacolo. Sarebbe importante che i/le ragazz* non sapessero in anticipo il titolo.
Sarà molto più interessante per le/gli insegnanti continuare il lavoro dopo, sfruttando le suggestioni e le auspicabili curiosità suscitate dal percorso.
La zona grigia dura 1h e 30 minuti.
Il laboratorio/spettacolo è un insieme di teatro e laboratorio: prevede la partecipazione degli/delle student* anche durante la parte teatrale e nella seconda parte è prevista una discussione in forma di dibattito.
Al termine de La Zona Grigia consegneremo ai ragazzi delle cartoline che dovranno compilare con le loro riflessioni.
Queste cartoline andranno a formare un archivio consultabile presso la Scuola di pace di Monte Sole.
Grazie per la collaborazione!
Per ogni dubbio e/o domanda siamo a disposizione!
info 334 9553640 – organizzazione@archiviozeta.eu
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