AL CUORE DELLA TENEBRA
META MemoryEducationTheatreAction
AL CUORE DELLA TENEBRA
Archivio Zeta / progetto META MemoryEducationTheatreAction
con il contributo di Regione Emilia-Romagna/Memoria del ‘900 – Emilia Romagna Creativa
in collaborazione con
Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole
Associazione vittime eccidi nazifascisti di Grizzana – Marzabotto – Monzuno ’43 – ’44
The International Coalition of Sites of Conscience
Facoltà di Scienze Politiche – Università di Bologna
Monumento ai Caduti di Sabbiuno
Archivio Zeta / progetto META MemoryEducationTheatreAction
AL CUORE DELLA TENEBRA
AL CUORE DELLA TENEBRA / MONTE SOLE
5 – 6 – 7 ottobre 2018 – Scuola di Pace di Monte Sole – Marzabotto – Bologna
AL CUORE DELLA TENEBRA / THE GRAY ZONE
13 novembre 2018 ore 17 – Scuola di Pace di Monte Sole – Marzabotto – Bologna
AL CUORE DELLA TENEBRA / LA FRONTIERA
3 dicembre 2018 ore 17 – Facoltà di Scienze Politiche – Università di Bologna
AL CUORE DELLA TENEBRA / LA TERRA E LA MORTE
15 dicembre 2018 ore 15 – Monumento ai Caduti di Sabbiuno (BO)
Archivio Zeta, grazie al Bando della Regione Emilia-Romagna Memoria del ‘900, ha potuto proseguire il lavoro sul progetto META Memoria, Educazione, Teatro, Azione che ha come tema di riflessione la violenza degli esseri umani indagata dal punto di vista letterario, artistico, antropologico, educativo e formativo, partendo dalla memoria storica dei luoghi. Il progetto, che si sviluppa a tappe nell’arco dell’autunno 2018, prevede un seminario, passeggiate con azioni sceniche, conferenze, letture pubbliche, laboratori per ragazzi e adulti. Ogni evento costituisce il tassello di un mosaico. È stata posta massima cura nella ricerca dei luoghi e sui percorsi: parco Storico di Monte Sole per le passeggiate in collaborazione con i testimoni e l’Associazione delle vittime, la Scuola di Pace di Monte Sole per il seminario e i laboratori con ragazzi e adulti, la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna per le letture pubbliche e il seminario con gli studenti, il Monumento ai Caduti di Sabbiuno per la passeggiata con lettura scenica e le conferenze con alcuni artisti e studiosi. Questo progetto multidisciplinare si avvale del dialogo e della collaborazione con la Scuola di Pace di Monte Sole e l’Associazione delle vittime eccidi nazifascisti di Grizzana – Marzabotto – Monzuno – 43 – 44, The International Coalition of Sites of Conscience, il Dipartimento di Scienze Politiche – Università di Bologna e intende coinvolgere studenti e adulti in un contemporaneo lavoro di Memoria: andremo alle radici della violenza, alla ricerca delle pulsioni, scavando nell’essenza dell’umano che c’è nell’uomo, nel suo rapporto con l’altro, nelle zone grigie, fino AL CUORE DELLA TENEBRA.
PROGETTO META
Il metodo innovativo che META propone punta a far nascere dubbi, domande, curiosità e aiuta a rompere stereotipi e luoghi comuni. META persegue un metodo educativo fondato sulla responsabilità e attenzione nell’uso della parola e dell’immagine e crea spazi di discussione e partecipazione, affinché la memoria non diventi terreno di shock emotivi fine a se stesso o, peggio, mera nozione istituzionale. META crede alla memoria come strumento educativo per il presente, campo morale da cui emergono i contrasti, le contraddizioni, le paure, i sintomi dell’essere umano nel tempo e nello spazio che lo riguardano. Affronteremo le delicate questioni legate alla retorica della Memoria, alla difficoltà del dibattito democratico, al profondo cambiamento della società nel dopo guerra. Non è più sufficiente tramandare la memoria di quanto è successo in passato, limitandosi a ripetere mai più, occorre invece, facendo tesoro dell’esperienza della Scuola di Pace di Monte Sole nell’ambito dell’educazione alla Memoria e alla responsabilità individuale, farsi una domanda che riguarda il presente: perché ancora?
Il nostro lavoro di memoria parte da lontano: nel 2000 lavorammo al Progetto La Notte tratto da La Nuit di Elie Wiesel, che comprende letture e una video-intervista al Premio Nobel per la Pace, che incontrammo a Boston. Dal 2003 lavoriamo all’interno del Cimitero Militare Germanico del Passo della Futa (FI), un imponente monumento a cielo aperto, che raccoglie i caduti tedeschi della seconda guerra mondiale sulla Linea Gotica e si estende sulla cima della montagna a mille metri di altitudine con infinite lapidi a perdita d’occhio. In questo luogo abbiamo messo in scena molte tragedie greche. Era destino quindi che il nostro lavoro culturale di resistenza in montagna, dal cimitero dei nemici arrivasse ai luoghi dell’eccidio e si accostasse ai metodi didattici ed educativi della Scuola di Pace di Monte Sole. E così negli anni il nostro lavoro teatrale all’aria aperta, all’ora del tramonto, senza amplificazione si è spostato da Monte Sole al Cimitero Militare Germanico del Passo della Futa, da Sant’Anna di Stazzema all’Altopiano di Asiago. Da alcuni anni abbiamo intrecciato una parte del nostro percorso artistico, etico, culturale e intellettuale con la Scuola di Pace di Monte Sole. Sono approdati a Monte Sole alcuni nostri spettacoli: Iliade – I fiumi parlano a San Martino al tramonto nel luglio del 2010 e insieme abbiamo prodotto un laboratorio residenziale e lo spettacolo/laboratorio La Zona Grigia tratto da I sommersi e i salvati di Primo Levi, che è stato portato in moltissime scuole e alla Chiesa di Casaglia in occasione del 25 aprile 2012 e Leggere Antigone a Monte Sole, una lettura pubblica da Sofocle, Dossetti e Atti della Costituente che ha coinvolto come attrice Salvina, una testimone dell’eccidio.
Archivio Zeta e Scuola di Pace di Monte Sole / progetto META MemoryEducationTheatreAction
con il contributo di Regione Emilia-Romagna/Memoria del ‘900 – Emilia Romagna Creativa
in collaborazione con l’Associazione vittime eccidi nazifascisti di Grizzana – Marzabotto – Monzuno ’43 – ’44
Breve video di presentazione del seminario
da Eschilo a Alessandro Leogrande
in collaborazione con
Facoltà di Scienze Politiche – Università di Bologna
Nell’ambito del Seminario per gli studenti di Scienze Politiche e Sviluppo e Cooperazione Internazionale organizzato e condotto dal prof. Pier Giorgio Ardeni, Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni conducono una riflessione al cuore della tenebra, tra letteratura, tragedia e testimonianza, alle radici del rifiuto dell’altro, del colonialismo, del razzismo e del predominio, con una serata di letture interpretate.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
da Cesare Pavese
in collaborazione con
Monumento ai Caduti di Sabbiuno
in occasione dell’anniversario dell’Eccidio del dicembre 1944
una lettura di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni
con interventi di Cristina De Maria, Elena Pirazzoli, Toni Rovatti
Quarta e ultima tappa di AL CUORE DELLA TENEBRA, progetto culturale ideato da Archivio Zeta nell’ambito del bando Memoria del ‘900 della Regione Emilia-Romagna, LA TERRA E LA MORTE è una passeggiata invernale, un estremo winterreise, un pellegrinaggio costellato di parole e riflessioni intorno al Monumento di Sabbiuno, a pochi chilometri da Bologna, uno dei più importanti della Resistenza, frutto del lavoro volontario e coordinato di tanti, realizzato nel 1974 su progetto del gruppo “Città nuova” che all’epoca dichiarò: “Questo monumento non è calato dall’alto, è un prodotto collettivo. Non è finito, ma aperto alla nostra partecipazione, continuerà a vivere se noi la faremo continuare, se no è una carcassa vuota e in sfacelo. Se noi saremo capaci di venire qua, di ascoltare, di guardare, di perfezionare, di portare avanti questi ideali, il monumento grazie a noi vivrà: vivrà di pari passo col nostro senso di democrazia”. Ci siamo innamorati di questo straordinario Memoriale, semplice e commovente tra i calanchi, lembo di terra corrosa sospeso sul vuoto, eretto a memoria delle stragi del 14 e 20 dicembre del 1944 che videro la fucilazione/sparizione di decine di antifascisti bolognesi. Così abbiamo deciso di chiudere il nostro 2018 invitandovi a percorrere queste parole/pietre conchiuse da un muro, segno tangibile di tutti i muri della storia: i visitatori/spettatori sono messi nella condizione del plotone di esecuzione, il punto di vista è un muro armato collocato sul crinale dei calanchi dove la terra, come la memoria, si sgretola. Pochi passi e sotto, a strapiombo, tutto frana: e mentre tutto frana intorno a noi, torniamo a riflettere su Nacht und Nebel, sul Nomen Nescio della storia, a tendere i fili che da Wagner ci portano in America Latina e negli abissi del Mediterraneo e che nel corso dell’anno abbiamo cercato di tessere e disporre nelle trame dei diversi lavori culturali. Camminando e sostando ci verranno in aiuto il poema di Cesare Pavese, il suo cantare estatico e cosmico, e le assonanze e conflagrazioni di Cristina De Maria, studiosa che svolge le sue ricerche nell’ambito della semiotica e delle memorie culturali e collettive di traumi e conflitti, Elena Pirazzoli che intreccia studi su arte, memoria e architettura e Toni Rovatti, storica che si occupa di stragi e ha curato un approfondimento storico proprio su Sabbiuno.
Monte Sole
Sabbiuno
AL CUORE DELLA TENEBRA
Seminario a numero chiuso presso la Scuola di Pace di Monte Sole
AL CUORE DELLA TENEBRA
LA TERRA E LA MORTE