LA MONTAGNA INCANTATA
Per un riassunto dettagliato dell’intera opera La montagna incantata di Thomas Mann rimandiamo alla pagina di wikipedia
Per le note di regia e i crediti dello spettacolo rimandiamo alla pagina LA MONTAGNA INCANTATA
Per un riassunto dettagliato dell’intera opera La montagna incantata di Thomas Mann rimandiamo alla pagina di wikipedia
Per le note di regia e i crediti dello spettacolo rimandiamo alla pagina LA MONTAGNA INCANTATA
La prima parte del nostro spettacolo inizia con la scalata di Hans Castorp, un giovane studente di ingegneria navale, verso il sanatorio Berghof di Davos Dorf sulle Alpi svizzere, per andare a far visita al cugino Joachim Ziemssen, aspirante ufficiale ammalato di tubercolosi.
Giunto alla stazione di Davos Dorf, Castorp viene accolto dal cugino che lo introduce al luogo e ai vari personaggi che abitano il sanatorio, medici e pazienti.
Castorp inizia ad acclimatarsi all’alta montagna e alle strane abitudini dei pazienti all’interno del sanatorio: il macabro rito della visita dei dottori Behrens e Krokowski, le radiografie e la misurazione della temperatura della superiora Von Mylendonk.
Il soggiorno di Hans Castorp che inizialmente doveva durare solo tre settimane, si trasforma invece in una lunghissima permanenza.
Castorp diventa anche lui un paziente, quasi “prigioniero” del sanatorio a causa di una leggera infezione bronchiale e viene persuaso a rinviare la partenza in attesa di un miglioramento delle sue condizioni di salute;
Hans Castorp inizia un vero e proprio percorso di erudizione grazie all’incontro con Lodovico Settembrini, un erudito ospite del Sanatorio che rappresenterà una figura fondamentale.
Hans si innamora di Madame Clavdia Chauchat, una paziente di origine russa, che risveglia in lui ricordi d’infanzia e rappresenta l’erotismo e l’amore.
Lo spettacolo si conclude con una onirica festa di Carnevale e la partenza di Madame Chauchat dal Sanatorio Berghof.
Hans Castorp è il personaggio attorno a cui ruota l’intera vicenda de La montagna incantata. E’ un giovane uomo poco più che ventenne, alla ricerca di un senso, un cavaliere indagatore, che rimane, però, come inespresso, mediocre, perfetta rappresentazione della borghesia tedesca dell’epoca. Fortemente diviso tra influenze contrastanti, capace dei più alti ideali umanistici, ma allo stesso tempo soggetto anche a un pesante filisteismo ed apparente radicalismo ideologico. Arrivato al Berghof per visitare suo cugino Joachim è sano, ma sviluppa sin dai primi giorni del suo soggiorno un’alterazione lieve della temperatura corporea, che lo tiene in bilico tra l’essere sano e l’essere malato come suo cugino. Questa condizione d’incertezza, che contraddistingue tutto l’incedere del personaggio, lo porterà a prolungare, quasi di sua volontà, il soggiorno al sanatorio, per evitare inconsciamente il ritorno ai suoi doveri, alla vita borghese e al suo lavoro
ui la fascinazione per l’esoterismo e il paranormale è consueta nei salotti dell’alta borghesia.
Joachim Ziemssen è il cugino di Castorp. Militare di carriera, si trova ricoverato al sanatorio per tubercolosi. È lui ad accogliere Hans all’arrivo alla stazione e ad iniziarlo alle abitudini del Berghof. Per seguire le sue ambizioni militari, lascia il sanatorio contro il parere medico, rincorrendo l’ideale romantico dell’eroe e della patria. Farà ritorno in sanatorio, in punto di morte, preannunciando i disastri della guerra che irromperà anche nella vita del Bergof.
Il massone Ludovico Settembrini, con cui Castorp sin dagli inizi del romanzo stringe amicizia, è rappresentativo dell’ideale attivo e positivo dell’illuminismo, dell’umanesimo, della democrazia, della tolleranza e dei diritti umani. Nelle conversazioni con Castorp, in lui, è sempre presente la necessità di risvegliare la coscienza del giovane uomo, di metterlo in guardia nei confronti della sua infatuazione per la malattia e per Madame Chauchat. Nel corso del romanzo Settembrini incarna la voce di Thomas Mann stesso e delle sue inclinazioni politiche rispetto alla Repubblica a di Weimar.
Leo Naphta, il principale antagonista dialettico di Settembrini, è un gesuita, divenuto hegeliano-marxista con però un’origine ebrea; dai conflitti verbali accesi che intrattiene con Settembrini, traspare la sua provenienza politica e culturale, che esacerba il suo porsi in modo duale nei confronti della realtà, mortificando gli aspetti sensuali e voluttuosi della natura umana.
La superiora gestisce il Sanatorio internazionale Berghof, sovrintende alle visite mediche del Dottor Berhens, consigliere aulico e responsabile.
Claudia Chauchat, paziente russa che soggiorna ad intervalli al Berghof e di cui Castorp s’invaghisce così tanto da prolungare il suo soggiorno in sanatorio pur di rivederla, rappresenta, nei suoi caratteri dell’Europa orientale, la tentazione data dalla voluttà, dalla lussuria e dall’amore. Madame Chauchat affascina, proprio per la sua morbosità e sensualità russa, per il suo incedere ferino e incurante, il giovane Castorp. Dopo una lunga assenza, Claudia Chauchat torna al sanatorio in compagnia del suo nuovo amante, un olandese di mezza età che ha soggiornato a lungo nelle colonie olandesi, a Giava, dove ha contratto la malattia tropicale che lo conduce al Berghof.
Mynheer-Pieter Peeperkorn, il nuovo amante di Claudia Chauchat, entra nel paesaggio del Berghof piuttosto tardi; ma è certamente una delle persone maggiormente predominanti del romanzo: rappresenta il principio e lo spirito dionisiaco. Ha un forte temperamento e l’aura di importanza che traspare dalla sua personalità di uomo delle colonie, crea un certo imbarazzo tra gli ospiti del Berghof; è un personaggio che riveste un ruolo chiave per la sua estrema vitalità, ma in fin dei conti è anche estremamente ingenuo nelle sue prorompenti affermazioni, una rappresentazione grottesca del dionisiaco.
Giovanissima ragazzina danese ricoverata al Berghof, con le sue doti medianiche permetterà a Castorp di entrare in contatto con suo cugino Joachim deceduto al fronte, ci riporta ad un immaginario storico, in cui la fascinazione per l’esoterismo e il paranormale è consueta nei salotti dell’alta borghesia.
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.