Nidi di ragno 2 - Montefiorino / Monchio
progetto META
24 ottobre 2021 - Montefiorino / Monchio
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domenica 24 ottobre 2021
Montefiorino / Monchio
ritrovo alle ore 14 davanti alla Rocca di Montefiorino (MO) – Museo della Resistenza
prenotazioni ONLINE QUI – iscrizione una tantum al progetto 15€ (contributo per il kit) + 1€ di prevendita (per i già iscritti ogni tappa successiva è gratuita ma la prenotazione è comunque obbligatoria)
durata 4 ore
L’evento è anche all’aperto e itinerante e si terrà anche in caso di pioggia, consigliamo un abbigliamento adeguato, con scarpe comode.
domenica 24 ottobre 2021 ore 14
nidi di ragno – Montefiorino / Monchio
a cura di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni
partitura sonora e musicale Patrizio Barontini
con la partecipazione di Martina Bocchi, Patrizia Dignatici, Gianluca Guidotti, Alfredo Puccetti, Enrica Sangiovanni e Fanfara Burek
La terza tappa di nidi di ragno 2 è domenica 24 ottobre con ritrovo a partire dalle 14 davanti alla Rocca di Montefiorino (MO) che attualmente ospita il Museo della Repubblica di Montefiorino e della Resistenza italiana.
Si entra nel cortile del castello di Montefiorino che domina le vallate dei torrenti Dolo e Dragone, antiche vie di attraversamento del valico appenninico e guidati da Martina Bocchi e dalle parole dei comunicati partigiani si visita questo bel Museo allestito nel luogo simbolo della Repubblica Partigiana di Montefiorino, prima zona libera del nord Italia.
Ripercorriamo le vicende della cosiddetta Repubblica di Montefiorino che fu una delle prime, più estese e importanti esperienze di “zona libera” nel corso della guerra di liberazione.
Partendo dal racconto della strage di Monchio del marzo 1944, si capisce come l’ostilità nei confronti degli occupanti tedeschi salga. Dalla pianura moltissimi giovani renitenti alla leva di Salò raggiungono le file della resistenza. In maggio Osvaldo Poppi “Davide” sale in montagna da Modena e affianca il comandante Mario Ricci “Armando” in veste di commissario politico. Nel giro di un mese riesce ad unificare tutte le principali formazioni dell’Appennino modenese. Uniti, i partigiani mettono in scacco le forze nemiche: liberano interi paesi, respingono gli attacchi dei fascisti e costringono i tedeschi ad abbandonare molti presidi. Il 18 di giugno, dopo un vero e proprio assedio, prendono possesso della Rocca di Montefiorino.
Al termine della visita del Museo ci spostiamo (ciascuno con la propria auto) sulla cima del monte Santa Giulia a Monchio dove fu fondato il Parco della Resistenza: un punto di riferimento importante per la Repubblica Partigiana di Montefiorino. Dopo l’eccidio che colpì nel 1944 i paesi di Monchio, Costrignano e Susano, il Parco divenne un luogo simbolo degli orrori perpetrati durante la guerra.
Avvolti dai colori autunnali e accompagnati da Patrizia Dignatici attraversiamo il Parco ripercorrendo le memorie della terribile strage di Monchio e arriviamo a, un imponente complesso scultoreo, composto da quattordici grandi monoliti in pietra, opera di artisti di diverse nazionalità, simboleggiante la pace, la libertà e la fratellanza.
Infine poiché nei primi due nidi di quest’anno è stato impossibile accendere fuochi, qui recuperiamo: la Fanfara Burek ci conduce nel bosco con le sue musiche forsennate e al tramonto intorno al falò si aprono le danze di una festa in cui tutti insieme celebriamo l’autunno con marroni e vino nuovo.