Nidi di ragno 2 - San Giovanni In Monte / Pinacoteca

progetto META

8 dicembre 2021 - San Giovanni In Monte / Pinacoteca Nazionale di Bologna

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progetto META MemoryEducationTheatreAction

mercoledì 8 dicembre 2021

ritrovo alle ore 14.30 davanti alla chiesa di S.Giovanni in Monte a Bologna

è necessario il super green pass / green pass rafforzato

durata 4 ore circa

PRENOTAZIONE QUI

L’evento è anche all’aperto e itinerante e si terrà anche in caso di pioggia
Verrà fatto un percorso adatto a tutti.

iscrizione al progetto 15€ (una tantum)

Con l’iscrizione è incluso il contributo per il kit + 1€ prevendita

mercoledì 8 dicembre 2021 ore 14.30

nidi di ragno – San Giovanni In Monte / Pinacoteca

RAFFAELLO E IL ‘900

in collaborazione con Pinacoteca Nazionale di Bologna, Museo internazionale e biblioteca della Musica, Patto per la lettura Bologna

a cura di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni

con la partecipazione di Marcella Culatti – storica dell’arte Fondazione Federico Zeri, Elena Pirazzoli – storica Università di Colonia, Enrico Tabellini – Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Catalina Vicens – musicista Conservatrice Museo di San Colombano (Collezione Tagliavini).

La quinta e ultima tappa di nidi di ragno 2 è mercoledì 8 dicembre a Bologna, con ritrovo alle 14.30 davanti alla Chiesa di San Giovanni in Monte dove, grazie ai racconti di Elena Pirazzoli e Marcella Culatti, inizieremo un salto spazio-temporale, un viaggio particolarmente affascinante, ricco di spunti, assonanze, cortocircuiti; una passeggiata che si propone di mettere in relazione l’opera di Raffaello con le vicissitudini storiche della metà del ‘900. 

Il percorso parte dal quadro Estasi di Santa Cecilia, di cui potremo vedere, nella collocazione originale, la copia conservata nella chiesa di San Giovanni in Monte. Questo dipinto ci offrirà lo spunto per ricostruire la storia del convento adiacente, divenuto poi quartier generale nazista e carcere di transito per centinaia di deportati diretti ai campi di concentramento attraverso Fossoli e Bolzano.

Gli strumenti musicali raffigurati nel quadro e la loro simbologia ci portano verso il Museo internazionale e biblioteca della musica dove siamo accolti e guidati nelle sale da Enrico Tabellini che ci illustra, a partire dai preziosi documenti conservati nel museo, alcuni elementi di teoria musicale collegati al dipinto.

Tappa successiva è l’Oratorio di Santa Cecilia, dove grazie a Marcella Culatti decifriamo il meraviglioso ciclo di affreschi dedicato alla tragica vicenda di Cecilia e dipinto agli inizi del ‘500 da Francesco Francia, Lorenzo Costa e Amico Aspertini. 

Infine percorriamo via Zamboni verso l’obiettivo finale: il quadro originale di Raffaello, conservato in Pinacoteca, dove abbiamo un’ospite d’eccezione: la nuova Conservatrice del Museo di San Colombano – Collezione Tagliavini, la straordinaria musicista Catalina Vicens.

Con questo ultimo nido di ragno facciamo contemporaneamente un viaggio nello spazio urbano ma anche nel tempo, incrociando lo sguardo, grazie alle assonanze messe in evidenza da Elena Pirazzoli, con l’altra famosissima opera emiliana di Raffaello, La Madonna Sistina: un’opera-mondo, attualmente a Dresda, che ha attraversato secoli, paesi e regimi influenzando filosofi, poeti, artisti da Dostoevskij a Tolstoj, da Mann a Benjamin. 

Il nido si chiude con le incandescenti parole di Vasilij Grossman che a questo quadro ha dedicato una riflessione di una densità quasi impronunciabile: …fu così che in un freddo mattino, il 30 marzo 1955 […] entrai nel Museo Puškin, salii al primo piano e mi avvicinai alla Madonna Sistina. Grossman, ossessionato da Raffaello, ci conduce fino dentro al campo di sterminio e le camere a gas di Treblinka.

Raffaello Sanzio, La Madonna Sistina, olio su tela, 1513 – 1514, Gemäldegalerie, Dresda