Maratona teatrale da sole a sole
Paolo Guidotti | 23/07/2008 | La Nazione
di PAOLO GUIDOTTI
TRE TRAGEDIE ‘da sole a sole’.
Un vera e propria maratona, per “Archivio Zeta”, che dalla fine di maggio sta rappresentando tra le migliaia di tombe del grande Cimitero Militare Germanico del Passo della Futa, a Firenzuola, tre antiche opere greche, “I Persiani” e “Sette contro Tebe” di Eschilo, e “Antigone” di Sofocle.
Ma sabato e domenica le tre tragedie saranno rappresentate di seguito: Sette contro Tebe al tramonto di sabato 26, Antigone all’alba e I Persiani al tramonto della domenica.
«L’idea che nel giro di ventiquattr’ore il pubblico possa vedere l’intera Trilogia tragica — spiega Gianluca Guidotti, regista insieme ad Enrica Sangiovanni dei tre spettacoli — è nata nel 2007, propostaci al Festival del Teatro greco di Segesta (Trapani), dove ci chiesero di mettere in scena tutte e tre le tragedie senza soluzione di continuità.
Fu un grande successo e con nostro stupore all’alba c’erano 600 spettatori, quasi il doppio che al tramonto, che fin dalle quattro del mattino premevano al botteghino: pubblico per lo più giovane, che aveva deciso di fare una notte bianca e di concluderla con la visione di Antigone. La cosa ci fece molto piacere e ci stupì molto. Da questa esperienza è nata la voglia e la necessità di provare a fare la stessa cosa a casa nostra, laddove questa trilogia è nata e cioè nel cimitero della Futa».
Anche sull’Appennino mugellano ci si alzerà alle 4 del mattino, per partecipare allo straordinario evento, un’occasione unica per vedere questi testi nella sequenza temporale più corretta e per provare l’emozione di spettacoli di grande forza, amplificata da un’ambientazione naturale, da luci e silenzi irripetibili.
«Lo spettacolo all’alba – aggiunge il regista- è esperienza indimenticabile sia per gli spettatori sia per gli attori, chiamati a recitare ad un’ora particolarmente difficile per la voce ma che si trovano calati in un silenzio, in una atmosfera magica: si inizia lo spettacolo con fiaccole e man mano che si va avanti le fiaccole diventano inutili perché arriva la luce solare”.
Un teatro scarno e intensissimo, di parole-pietre che, nota Guidotti, “cerca in Appennino di restituire dignità alla pietà ma anche al paesaggio».
Questa maratona sarà un evento unico e per quest’anno non sarà ripetuta.
«E’ L’EVENTO clou del 2008 e chiuderà per quest’anno il calendario delle rappresentazioni della trilogia tragica al Cimitero della Futa che vanno avanti ormai da quattro anni con una partecipazione di circa 12000 spettatori, trenta artisti, con l’alto patronato del Presidente della Repubblica, e la presenza alla prima l’anno passato del Presidente del Consiglio Romano Prodi».
“Il nostro lavoro -conclude il regista di Archivio Zeta- proseguirà però anche ad agosto: I Persiani saranno a Sant’Anna di Stazzema, luogo tragico per eccellenza, il 21 agosto al tramonto, alle 18, e poi dal 2 al 17 agosto metteremo in scena presso il Sasso di San Zanobi, nei pressi del Passo della Raticosa, un’altra tragedia di Eschilo, il Prometeo Incatenato con le musiche originali di Giovanna Marini; il Sasso di San Zanobi è un nuovo teatro naturale, rupe magnifica a cui incatenare il Titano che ruba il fuoco per donarlo agli uomini, che abbiamo scelto per mettere in scena questo primo capitolo di un nuovo progetto triennale dedicato al rapporto dell’Uomo con la Tecnica”.
La prenotazione, per gli spettacoli è obbligatoria, e si può telefonare al 334 9553640 o visitare il sito www.archiviozeta.eu.