I passi della memoria con Archivio Zeta fra i luoghi del dolore
Paola Naldi | 05/10/2019 | La Repubblica
La compagnia Archivio Zeta – Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti – si mette nuovamente in cammino tra i crinali dell’Appennino e Bologna sulle tracce della storia col nuovo progetto ” Meta/ nidi di ragno” che prende il via oggi al Parco di Monte Sole.
In cammino, letteralmente, perché il progetto, che rientra nel programma ” Memoria del ’ 900″ della Regione Emilia- Romagna, prevede otto escursioni su altrettanti sentieri della memoria, da ottobre a dicembre, attraversando paesaggi di conflitti e cercando le tracce che hanno lasciato sul terreno: Cerpiano, Monte Sole, Ca’ Berna, Boschi di Ciano, Ronchidoso, Villa Emma a Nonantola, il monumento alle partigiane di Villa Spada, quello ai partigiani in Certosa, Sabbiuno di Paderno.
«L’idea è ripercorre i luoghi della nostra regione che sono stati teatro della Seconda Guerra Mondiale e in particolare del passaggio del fronte, un evento di violenza inaudita che ha segnato il territorio – commenta Enrica Sangiovanni – Camminando cerchiamo le tracce di quella memoria, i cippi, i monumenti. Ci chiederemo come si possono leggere oggi quelle tracce e come si segna la memoria quando non c’è più niente».
La memoria sarà sollecitata dalla lettura di brani letterari – Pavese, Calvino, Zanzotto – dalle testimonianze di chi c’era, dalle riflessioni di storici, architetti, paesaggisti e dalla musica.
Oggi, ad esempio, si partirà dalla Scuola di Pace di Monte Sole e ci si avvia verso il borgo di Cerpiano. Si ascolteranno i racconti di Elena Monicelli della Scuola di Pace, di Gian Luca Luccarini dell’Associazione familiari delle vittime, e le argomentazioni sulla genealogia della violenza di Luca Baldissara. Con le note del violoncello di Francesco Canfailla e del clarinetto di Gianluca Fortini, diretti da Patrizio Barontini. « Partiamo dalla Scuola dove sarà consegnato un kit speciale del progetto – prosegue Enrica – Uno zaino, una borraccia e una scatola che diventa la copertina di un libro da completare, tappa dopo tappa, coi racconti e i contributi dei diversi studiosi ma anche con semplici oggetti, un filo d’erba o una foglia, legati ai luoghi. Alla fine accenderemo il fuoco, elemento di distruzione ma anche di catarsi, e un forno per il pane » .