FACOLTÀ DI RESISTENZA

80° anniversario della Battaglia dell'Università, 20 ottobre 1944

domenica 20 e lunedì 21 ottobre ore 20 e ore 22 - Rettorato Università di Bologna, ritrovo via San Giacomo, 3

nell’ambito di Alma Mater Fest

 

ingresso gratuito, posti limitati, prenotazione obbligatoria (durata 1h30min.)

prenota per domenica 20 (ore 20 oppure ore 22)

prenota per lunedì 21 (ore 20 oppure ore 22)

drammaturgia e regia Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni

partitura musicale Patrizio Barontini

tromba Giovanni Tamburini

con Mattia Bartoletti Stella, Francesco Garuti, Gianluca Guidotti, Giuseppe Losacco, Andrea Maffetti, Enrica Sangiovanni, Pouria Jashn Tirgan

con la partecipazione di Roberta Mira e Toni Rovatti, Università di Bologna

in collaborazione con l’Istituto Storico Parri Bologna Metropolitana

produzione archiviozeta e Università di Bologna

 

Facoltà di Resistenza è un’azione teatrale itinerante a cura di archiviozeta nei luoghi della Battaglia dell’Università. Una ricognizione topografica nel cuore della città e dell’Università di Bologna, all’interno di  Palazzo Poggi, oggi museo, biblioteca universitaria e sede del Rettorato, che si trasformò nel 1944 in luogo d’assedio e di battaglia, teatro di una fucilazione atroce. Un percorso a stazioni pensato come un’ideale antologia letteraria sulla Resistenza che parte dai fondamentali ma che sconfina liberamente anche altrove. Ogni aula è un partigiano ucciso, evocato attraverso uno scrittore: ciascun attore assume la voce, il ritmo, la responsabilità delle parole di Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Franco Fortini, Primo Levi, Elio Vittorini. Cinque racconti di straordinaria bellezza accompagnati jazzisticamente dal sesto partigiano, dalla sesta voce, una tromba straziante che ci guida di aula in aula, di silenzio in silenzio, alla ricerca della nostra facoltà di resistenza.

Inoltre due storiche dell’Università di Bologna, Toni Rovatti e Roberta Mira, ci aiuteranno a ricostruire il complesso quadro dello scontro.

Sono le due del pomeriggio del 20 ottobre 1944 quando lo Speciale reparto d’assalto della Polizia di Stato entra nell’edificio di Geografia e 50 uomini delle Brigate Nere accerchiano la sede centrale dell’Università. Irrompono dall’ingresso di Via Zamboni verso il cortile interno del rettorato e dall’entrata laterale di Via San Giacomo e penetrano nell’Istituto di geografia, base cittadina dell’8ª brigata Giustizia e libertà.

Comincia un duro scontro a fuoco con i partigiani presenti: alcuni riescono ad allontanarsi utilizzando un cunicolo che porta al vicino Istituto di Chimica, altri sei restano intrappolati. Questi ultimi cercano di resistere sparando dai tetti con i loro fucili, ma il tiro delle mitragliatrici avversarie ne ferisce immediatamente tre. Esaurite le munizioni, i sei sono catturati dopo un’ora di combattimento, percossi con i calci dei fucili e finiti a raffiche di mitra e colpi di pistola alla nuca.

I cadaveri di Mario Bastia (comandante della brigata), Ezio Giaccone, i fratelli Leo e Luciano Pizzigotti, Stelio Ronzani e Antonino Scaravilli restano fino al giorno dopo nel cortile del rettorato, a ridosso del muro esterno dell’Aula Magna.

All’interno del Rettorato, al civico 33 di Via Zamboni, percorrendo il corridoio che porta all’uscita di via San Giacomo, si può vedere la lapide a ricordo dei caduti della battaglia dell’Università.