Edipo, a Segesta la tragedia a suon di jazz

Max | 21/08/2011 | Il Giornale di Sicilia

Musiche dal vivo e testo riadattato da «Archivio Zeta» per questo allestimento che il pubblico ha apprezzato

SEGESTA

In una cavea che si fa palcoscenico con il Tiresia di Enrica Sangiovanni che regalmente vestito scende tra gli spettatori dall’alto del teatro antico, l’Edipo interpretato da Gianluca Guidotti arriva all’imbmnire a suon di sax, mentre pian piano le percussioni incalzano
Inizia così il «rito culturale» degli Archivio Zeta, la compagnia toscana che sabato a Segesta per il Festival diretto da Enrico Stassi hanno presentato in esclusiva siciliana il loro ultimo lavoro: un «Edipo re» in versione jazz che nell’Isola è arrivato dopo l’anteprima al Teatro Romano di Fiesole
«Rito culturale» – come lo ha definito la stessa Sangiovanni nell’inusuale ed efficace introduzione allo spettacolo – sottolineato da una recitazione epica a «voce nuda» (felicemente aborrito l’uso dei microfoni) che cala Io spettatore nel testo di uno dei massimi capolavori tragici di tutti i tempi
Testo «nuovo» appositamente tradotto per Archivio Zeta dal ricercatore Federico Condello
Ed ancora una volta la compagnia toscana non ha deluso il numeroso pubblico di Segesta che da anni la segue con affetto; oltre mille gli spettatori: un piccolo miracolo nel mondo del tearro, quando in scena non ci sono nomi di cartello
E mentre il verso di Sofocle viene maestosamente scandito parola per parola, la giornata terribile di Edipo è ben rappresentata anche dalla passerella che si biforca sul proscenio, creando il trivio dove tutto nasce e si svela
Bravi tutti gli attori: i già citati Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti che firmano la regia
Franco Belli, Alfredo Puccetti
Bravi i musicisti che hanno eseguito dal vivo la partitura jazz che ha fatto risaltare l’ironia tragica e la rapidità del testo di Sofocle, il ritmo inesorabile dell’inchiesta, la suspence: al sax Andrea Guidotti, alle percussioni Duccio Bonnard
Di Antonio Crivelli i rigorosi ed eleganti elementi scenici
Lungo e caloroso l’applauso, (max)