con Archivio Zeta dall’alba al tramonto nei luoghi insoliti di Best
Iperbole | 06/07/2017 | Iperbole
Iliade/Poema della forza è lo spettacolo che Archivio Zeta propone per “Best – La cultura si fa spazio”, il cartellone estivo del Comune. Uno sguardo inedito su Bologna, un viaggio di conoscenza e di perlustrazione in quattro non luoghi di Bologna e un attraversamento della città da est a ovest, dal Savena al Reno, che si traduce in una vera e propria maratona teatrale, scandita in quattro tappe, dall’alba al tramonto, a cui corrispondono quattro episodi dell’Iliade di Omero.
“Vedremo ancora bellissimi luoghi insoliti in questo nuovo straordinario lavoro che Archivio Zeta presenta per Best – afferma l’assessore alla cultura Bruna Gambarelli – spazi mai abitati da spettacoli dal vivo che saranno cornice viva di un progetto non convenzionale, come non convenzionale e sorprendente è il rapporto che Archivo Zeta costruisce tra attori e spazi urbani e pubblico”
Gli aedi, ovvero nella tradizione greca i narratori e gli interpreti, Enrica Sangiovanni, Gianluca Guidotti, Alfredo Puccetti, Luciano Ardiccioni affronteranno questo antico poema della forza, cercando in ogni spazio riverberi e risonanze, geometrie e segni, accompagnati in ogni luogo da una partitura sonora composta da Patrizio Barontini ed eseguita dal vivo da alcuni musicisti con percussioni, fiati, archi. Nessuna amplificazione né illuminazione artificiale: questa maratona, come insegna il teatro greco, farà a meno dell’elettricità.
Due lunghe giornate estive, il 9 e il 16 luglio ad inseguire il sole nell’intero suo arco, senza mai abbandonare l’asse decumano, ovvero l’antica via Emilia, da est a ovest.
Il rito culturale comincerà per tutti e due gli appuntamenti alle 4.30 del mattino con l’episodio dedicato alla “Fabbricazione dello scudo di Achille” al Bologna War Cemetery, piccolo cimitero dei caduti di guerra del Commonwealth che pochi conoscono e che si trova accanto al più famoso Cimitero dei Polacchi, un semplice lembo di verde al confine tra Bologna e San Lazzaro. In questo spazio, mentre la notte lascia spazio all’aurora, vedremo Efesto che fabbrica lo scudo di Achille e lo consegna a sua madre Teti. Poi alle 8.30 i nuovi sotterranei del padiglione 23 del policlinico Sant’Orsola – intreccio straniante di tubature e cavi – si trasformeranno nel Fiume Scamandro e vedremo la furia devastante di Achille e la rivolta del fiume stesso che assume sembianze umane sfidando a duello l’eroe.
Dopo una pausa per riposarsi nelle ore più calde, torneremo ancora all’aperto, sotto il sole, fino al tramonto. Il parco antistante al MAST, un lembo verde che ancora non ha nome e che si stende fino alle rive del fiume Reno sarà il luogo delle ultime due tappe di questa lunga maratona. Qui alle 18.30 avverrà il Duello Ettore Achille, in un percorso concitato verso il fiume i due eroi si inseguiranno sul perimetro del campo di battaglia. Infine, verso le 20.30 al calar del sole e rivolti verso il fiume Reno assisteremo alla restituzione del corpo di Ettore, uno dei più bei passaggi dell’intero poema.