MNEMOSYNE
coralli di memoria nell'acqua torbida del tempo
In maniera epica e rapsodica nel senso più stretto del termine,
il ricordo reale deve dunque offrire anche un’immagine di colui che si sovviene,
allo stesso modo in cui un buon resoconto archeologico non deve limitarsi
a indicare gli strati da cui provengono i propri reperti,
ma anche e soprattutto quelli che è stato necessario attraversare in precedenza.
Walter Benjamin
di e con Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni
partitura sonora Patrizio Barontini
tecnica Andrea Sangiovanni
costumi les libellules Studio e Made in Tina
cuffie Silent System
produzione archiviozeta e Museo Civico Archeologico di Bologna
All’interno del Museo Archeologico di Bologna archiviozeta propone una visita guidata ispirata, un’azione scenica itinerante nella quale Mnemosyne – dea della memoria conduce i visitatori in un percorso fatto di lampi, scintille e frammenti poetici, antropologici e storici per accostarsi con un altro punto di vista agli oggetti in mostra e ai protagonisti della genesi del Museo Civico Archeologico di Bologna.
Una costellazione di interventi recitati, sonori e musicali sul significato filosofico del guardare un’opera d’arte; un dialogo onirico tra due personaggi surreali: un eccentrico storico dell’arte ispirato alla figura di Aby Warburg e la dea greca Mnemosyne, madre delle Muse (e quindi letteralmente madre del Museo, luogo sacro alle Muse) e personificazione della Memoria. Saranno queste due figure che si inseguiranno nelle sale del Museo invitando i visitatori a seguirli.
Alla base dell’idea drammaturgica c’è l’amore per il Museo, da vivere e attraversare con un nuovo sguardo, esso stesso opera d’arte. A partire da un saggio che Georges Didi-Huberman ha dedicato proprio ad Aby Warburg e alla sua idea di costruzione di un Atlante della Memoria (Bilderatlas Mnemosyne) il cui scopo principale è la necessità di un orientamento, il tentativo è quello di mettere in relazione immagini insepolte, di tracciare rotte e disegnare mappe di senso: provare dunque a orientarsi nella memoria viva delle opere d’arte e a immergersi in un vasto oceano pieno di fossili viventi. Un’esperienza che inviterà ciascuno dei partecipanti a interrogarsi sull’atto del guardare e a costruire il proprio personale Atlante della Memoria.
La performance prevede l’utilizzo di cuffie Hi-Fi Silent Sistem.
durata 45 minuti
Allestimento 2018
Allestimento 2019