LA MONTAGNA INCANTATA - TERZA PARTE
Thomas Mann
dal 26 luglio al 18 agosto 2024 - al Cimitero militare germanico del passo della Futa FI
26, 27, 28 luglio e dal 2 al 18 agosto 2024 ore 18
al Cimitero militare germanico del passo della Futa FI
ingressi: intero 25€ – ridotto 15 €
posti limitati, prenotazione obbligatoria qui
info 334 9553640
liberamente tratto dal romanzo di Thomas Mann
drammaturgia e regia Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni
partitura musicale Patrizio Barontini
con Diana Dardi, Antonia Guidotti, Gianluca Guidotti, Pouria Jashn Tirgan, Giuseppe Losacco, Andrea Maffetti, Enrica Sangiovanni, Giacomo Tamburini
violoncello Francesco Canfailla
scenografia, costumi, oggetti Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni
invenzioni e tecnica Andrea Sangiovanni
assistenza canto corale Gloria e Giovanna Giovannini
assistenza coreografia Carolina Giudice
foto di scena Franco Guardascione
ufficio Stampa Francesca Rossini | Laboratorio delle parole
in collaborazione con Isabella d’Amico & Valeria Frasca Agency
produzione archiviozeta
con il contributo di MIC Direzione Generale Spettacolo, Regione Emilia-Romagna
con il patrocinio di Città Metropolitana di Firenze, Unione montana dei Comuni del Mugello, Consolato Generale della Repubblica Federale di Germania a Milano
Nell’estate 2024 debutta al Cimitero militare germanico del passo della Futa la terza e ultima parte del progetto triennale dedicato a LA MONTAGNA INCANTATA in occasione del centenario dalla pubblicazione del romanzo di Thomas Mann.
Un lungo appassionato viaggio in questo straordinario romanzo che continua a parlarci, dall’inizio del secolo scorso, con dolorosa ironia, di malattia e guerra.
La terza parte de La montagna incantata viene rappresentata dal 26 luglio al 18 agosto 2024 al Cimitero militare germanico del passo della Futa (FI) – dove da oltre vent’anni archiviozeta mette in scena spettacoli teatrali. Una complessa azione teatrale in relazione all’architettura del cimitero, il più grande sacrario tedesco della seconda guerra mondiale presente in Italia.
Un cortocircuito culturale che propone uno spaesamento storico – rappresentare il graduale sprofondamento di un’intera generazione nella prima guerra mondiale in un luogo tragico della seconda guerra mondiale che ospita oltre 30.000 giovani caduti. Un esperimento che conduce il pubblico a cogliere la dimensione europea di questa grande cattedrale di parole in un paradossale gioco di specchi tra la memoria del ‘900, le nostre malattie, le nostre guerre.
Cimitero militare germanico del passo della Futa
A mille metri di altitudine, nei pressi del passo della Futa, tra Firenze e Bologna, sull’Appennino tosco-emiliano, fu costruito tra il 1962 e il 1965 su progetto di Dieter Oesterlen il Cimitero militare germanico. Vi sono seppelliti più di 32.000 giovani soldati tedeschi mandati a combattere sulla Linea Gotica: è il maggiore sacrario germanico in Italia. L’idea che la costruzione dà è quella di una spirale senza fine che improvvisamente si interrompe. Infatti è costituita da un muro di duemila metri che sale avvolgendo la montagna fino alla cima e circonda i sepolcri dei caduti. Ogni estate dal 2003 archiviozeta elegge questo luogo come scenografia di senso per le proprie rappresentazioni teatrali: il valore della riscoperta di un luogo come il Cimitero della Futa, luogo tragicamente simbolico e la possibilità di veder rappresentati testi di grande respiro, in un paesaggio come quello dell’Appennino, rendono gli spettacoli alla Futa unici nel loro genere.